Europee 2019: guida all'uso

Il Parlamento europeo è un’istituzione dell’Unione Europea rappresentativa dei cittadini. E’ l’organo legislativo dell’UE eletto direttamente dai cittadini dell’Unione ogni cinque anni. Oltre alla funzione legislativa  si occupa della supervisione su tutte le istituzione dell’UE e del bilancio.
european-parliament-1265254_1920Il parlamento europeo, fino alla Brexit, era composto da 375 membri. A seguito dell’uscita dall’Inghilterra, appunto, si ritrova con 73 membri in meno, tanti quanti erano gli europarlamentari anglosassoni.  Così, a Bruxelles (sede dove si tengono le totalità delle riunioni) sì è optato per una ripartizione delle poltrone lasciate vacanti distribuendone 27 in quote diverse tra i vari Stati facente parte e le altre da assegnare all’eventuale ingresso nell’Unione ad Albania e Montenegro. Dunque i membri del Parlamento Europeo sono scesi a 705.
Tra tutti, l’Italia, alle prossime elezioni vanterà 76 europarlamentari; 3 in più rispetto alle ultime grazie alla nuova ripartizione.
Le elezioni, a suffragio universale e diretto, si terranno tra giovedì 23 maggio e domenica 26 maggio 2019 (ogni stato potrà scegliere uno di questi giorni ma lo spoglio avverrà in contemporanea da domenica 26 alle 23:00)  e ogni Stato gestirà in tutta autonomia il sistema elettorale che porterà al Parlamento i propri eletti. Il sistema elettorale italiano è tra i più datati rispetto a quello del resto dell’unione, infatti risale al 1979 e si tratta di un proporzionale puro . E’ del 2009 l’unica modifica avutasi riguardante l’introduzione di una soglia di sbarramento al 4%. La modalità di voto prevede di poter esprimere fino a 3 preferenze di genere diverso (no tutti uomini o tutte donne).
italia-circoscrizioniL’Italia è divisa in 5 circoscrizioni: – Italia nord-occidentale; – Italia nord-orientale; – Italia centrale; – Italia meridionale; – Italia insulare. A causa del cambio del numero degli eleggibili, ad oggi,  non è stato ancora definito il numero per ogni circoscrizione. Resta comunque attivo il principio per il quale le circoscrizioni con più abitanti potranno eleggere un numero maggiore di europarlamentari, salvi fatti alcuni “aggiustamenti” per garantire l’equità. Avranno diritto al voto tutti i cittadini che avranno compiuto i 18 anni d’età; 25 per l’elettorato passivo.
Dopo il ribaltone politico avuto in Italia che ha portato al governo i partiti populisti -innescando la crisi dei “partiti tradizionali”  e che per molti ha segnato l’inizio della III Repubblica – si attesta che anche in Europa possa accadere qualcosa di analogo. Infatti i partiti Popolari e Socialisti vedono una diminuzione delle preferenze mentre, anche qui, i populisti e gli euroscettici prendono quota.
Attualmente, i partiti che si presenteranno alle elezioni sono:
  • ALDE, Alleanza dei democratici e Liberali che contano tra le fila gli italiani Radicali;
  • PPE, Partito Popolare Europeo. E’ il maggior partito europeo a cui aderiscono diverse formazioni politiche italiane quali Forza Italia, Alternativa Popolare, Unione di Centro e SVP;
  • PSE, Partito Socialista Europeo che conta tra le proprie file gli italiani del PD e del Partito Socialista;
  • LEFT, gruppo di sinistra rappresentato per l’Italia da Altra Europa e Rifondazione Comunista;
  • ECR, Conservatori Riformisti. Per l’Italia c’è Direzione Italia;
  • EFDD, Europa della Libertà e della democrazia Diretta in cui  spiccano i 5 Stelle;
  • ENF, Europa delle Nazioni e delle Libertà. Uno dei pilastri di questo gruppo è la Lega;
  • G/EFA, è il partito dei Verdi che per l’Italia è rappresentato solo da sue europarlamentari;
  • AEN, Alleanza per l’Europa delle Nazioni che conta l’adesione di Alleanza Nazionale
  • APF, Alleanza per la Pace e la Libertà a cui ha aderito Forza Nuova;
  • ALE, Alleanza Libera Europea che tra i partiti membri conta Liga Veneta Repubblica, Partito Sardo d’azione, Süd-Tiroler Freiheit, Unione Slovena, Autonomia Libertà Partecipazione Ecologica;
  • Movimento Politico Cristiano d’Europa, è l’unico partito a non contare italiani tra le proprie fila.
La data definitiva delle votazioni, per l’Italia, non è ancora stabilita. Si presume, in linea con tutte le altre tornate elettorali, che le urne saranno aperte di domenica, ovvero il giorno 26 maggio 2019.

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