La nuova frontiere dell'edilizia: la casa stampata in 3D


Che le nuove tecnologie stiano migliorando la vita di tutti noi è ormai qualcosa di scontato tanto da non sorprenderci più di fronte alle innovazioni. Ma, ancora oggi, accade che la realtà riesce a superare la fantasia tanto che, nuove scoperte e invenzioni, ci rendono stupefatti al pari di un bimbo che per la prima volta incontra Babbo Natale.
Uno degli ultimi ritrovati tecnologici ha a che fare con il campo dell'edilizia segnando una nuova frontiera per le tecniche di costruzione: la casa stampata in 3D.



Si tratta di un idea già proposta poco più di un anno fa da parte della società russa Apis Com che - come riporta Focus - è riuscita a costruire un' abitazione di 37 metri quadri, utilizzando cemento estruso ad un costo inferiore ai 10 mila dollari; praticamente il costo di un'utilitaria.
Braccio meccanico della APIS COR che permette la stampa
--------------------------------------------------------------------------------

Di sicuro la società russa non è l'unica che si occupa di stampe 3D ma, a quanto pare, è l'unica a possedere un tipo di stampante con  braccio rotante a forma di gru che, a differenza dei competitor - i quali devono stampare pochi pezzi alla volta per poi assemblarli sul terreno adibito alla costruzione finale - riesce ad effettuare la stampa direttamente sul luogo. Ma la cosa che maggiormente sorprende sono i tempi di costruzione che, grazie alla tecnica utilizzata, si aggirano intorno alle 24 ore rispetto ai circa 40 giorni impiegati con la tecnica dell'assemblaggio.

Casa realizzata con la tecnica della stampa 3D, Salone del mobile di Milano 2018
----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Anche l'Italia, come giusto che sia, si sta adeguando a questa nuova tecnologia grazie al lavoro dell'architetto Massimo Locatelli dello studio Cls che, insieme a Italcementi, ha realizzato la prima casa italiana stampata in 3D presentata in occasione del salone del mobile di Milano per l'edizione 2018.

Insomma, da oggi costruire casa potrebbe essere molto più semplice ma soprattutto meno costoso e con un minor impatto ambientale.

Commenti